Pulcini Misti: Non fa male!

“Hai permesso al primo fesso che arrivava di farti dire che non eri bravo. Sono cresciute le difficoltà, ti sei messo alla ricerca del colpevole e l’hai trovato in un’ombra… Ora ti dirò una cosa scontata: guarda che il mondo non è tutto rose e fiori, è davvero un postaccio misero e sporco e per quanto forte tu possa essere, se glielo permetti ti mette in ginocchio e ti lascia senza niente per sempre. Né io, né tu, nessuno può colpire duro come fa la vita, perciò andando avanti non è importante come colpisci, l’importante è come sai resistere ai colpi, come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti… così sei un vincente!”

Data Stellare 16/04/2016

Lo sport viene spesso usato come metafora della vita. Le leggendarie storie di atleti che contro tutto e tutti riescono a vincere o ad eccellere nella loro disciplina sono quasi inflazionate ormai e il mondo del cinema, soprattutto holliwoodiano, ha sempre fatto i miliardi grazie a queste storie. Va dato merito agli americani che loro le storie di imprese epiche sanno raccontarle come nessun altro in questo mondo e con quelle sportive danno sempre il meglio. Ci sono un sacco di pellicole dove la squadra di baseball assemblata quasi a caso o la squadra di mini gangsters afroamericani riesce, con tanto cuore, sentimenti vari assortiti e una buona dose di fortuna, a conquistare la gloria eterna. E la nobile arte del pugilato sembra plasmata ad arte per poter essere teatro di storie leggendarie.

Tutta la saga di Rocky Balboa, il pugile underdog di Philadelphia che vince contro ogni pronostico gli incontri più difficili, non ha troppo bisogno di presentazioni. Dei cult del cinema degli anni 80 che se non sono stati visti almeno 3 volte a testa poco ci manca. Un apoteosi di epicità come il celebre “Non fa male!” che oggi titola questo pezzo, di lotta contro le statistiche, la fatica, le botte, il sistema che vuole che tu fallisca e che venga a piangere in ginocchio per ricevere aiuto, come se godesse nel vedere la gente supplicare piuttosto che pensare come aiutare prima di arrivare a quel punto.

Stallone, in questi film, trasmette a chi lo guarda tante emozioni e tanti insegnamenti che solo la vita di strada ti può dare, come quella scritta nella citazione di oggi.

“Niente colpisce duro come la vita”. Nulla di più vero, e non puoi fare altro rialzarti e andare avanti per la tua strada, pronto a quando la vita ti colpirà di nuovo per ricominciare tutto daccapo. E così dovranno fare i nostri bimbi, che sabato hanno subito la batosta più grande della stagione e non c’è giustificazione che possa attentare alla veridicità di questa sconfitta. Tanti errori individuali, tanti errori di pensiero soprattutto, perchè dei 16 gol presi (SEDICI) la maggior parte arrivano da nostri regali. Tra passaggi direttamente sui piedi dei nostri avversari a respinte corte, passando per orribili marcature e costruendo forse un paio di occasioni nitide (di cui una per fortuna segnata), contro una squadra rispettabilissima ma non imbattibile, ci fanno capire quanto lavoro ancora bisogna fare. E se gli errori tecnici fanno parte del percorso di crescita, lo sono anche quelli di pensiero e di scelta, tra un uomo marcato ed uno libero per esempio. Ma vanno corretti, capiti e riconosciuti quando si ripresenteranno, perchè avremo sicuramente occasione di ritrovarli nelle prossime partite e dovremo essere bravi a non ripeterli ancora.

Che ci serva di lezione questa grande sconfitta. Spero che ognuno dei ragazzi abbia memorizzato tutto ciò che ha sbagliato, perchè solo così potrà evitare di commettere di nuovo lo stesso errore. La vita colpisce duro, durissimo, e si accanisce con forza e brutalità su chi perde tempo a commiserarsi su quanto sia ingiusto che il mondo ce l’abbia con lui, su chi cerca sempre delle giustificazioni per i suoi errori senza avere la forza di ammettere che semplicemente non ha fatto abbastanza per non commetterli. La forza di incassare, rialzarsi e tornare a lavoro.

Solo questo è l’atteggiamento vincente, quello di chi poi nella vita non perde mai, chi arriva lontano, ai livelli più alti della società e dello sport. Se quello è il vostro obiettivo bimbi, questa è la strada.

Un abbraccio, Marco.

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